Genocidio è ammazzare così tanta gente in un colpo solo, per più giorni consecutivi, forse mesi, forse anni, in tutti i modi impensabili e low cost (perché le pallottole costavano )
Il Post-Mortem  è il non sapere come fare per sbarazzarsi dei corpi, come ammassarli, come spargere il DTT per non fare emergere il fetore, soprattutto quando la terra inizia a gonfiarsi per i gas dalle carcasse.
Carcasse di ogni genere, per ogni gusto o parabola della malanima Pol Pot, l'uomo che sognava l'uguaglianza e la purezza dello stato contadino e comunista della Cambogia e che, tra il 1975-79 ha mandato al macello un quarto della sua gente.
Per i Dissidenti
"corpo cambogiano, testa vietnamita" 
Tradotto:fossa comune con un'infinità di corpi dalla testa mozzata e mai ritrovata.
Per gli Accusati e i Denunciati
"E' meglio uccidere un innocente che risparmiare un nemico per errore" 
Tradotto: centri di prigionia e tortura, uccisione nei campi di concentramento a colpi di martello, badile, corteccia di palma da zucchero.
Per Donne e Bambini
"Per disfarsi delle erbacce si devono strappare le radici"
Tradotto: donne denudate costrette, prima di morire a vedere morire i figli e i neonati presi e scagliati con forza contro il tronco di un albero, in modo da far polverizzare le cervella (la colpa  è essere figli e mogli degli accusati, dei traditori, dei nemici).
Per il Popolo Nuovo, ovvero insegnanti, professori, professionisti di ogni genere, gente con gli occhiali:
"Non c' è vantaggio nel tenervi qui, non c' è svantaggio nel perdervi"
Tradotto: la paranoia e la follia di una persona che ha agito con il placet dei benpensanti e che è morta senza pagare, vecchia, nella sua casa, sommersa dall'affetto dei nipoti che ha coccolato e visto crescere (loro).
17 Aprile 1975: Arrivano i Khmer Rossi!!! La Phnom Penh liberata era in festa.
Due settimane più tardi Phnom Penh era deserta.
Questa è la storia di un popolo che  è stato obbligato a triplicare il riso.
L'autosufficienza a costo di essere deportati verso le campagne, a costo di morire di fame o semplicemente di morire e basta.
Le scuole vengono chiuse e convertite in luoghi di morte. Dove prima si coltivava il futuro, ora si sentono i lamenti dei condannati al supplizio che non sanno il perché' stanno marcendo oppure quale delle 10 regole hanno appena infranto.
Il Fight Club cambogiano:
1.Devi dare una risposta pertinente alla mia domanda. Senza girarci intorno;
2.Non nascondere le prove usando dei pretesti o le tue ipocrisie. E' assolutamente vietato rispondermi;
3.Non fare l'imbecille. tu sei l'uomo che si oppone alla Rivoluzione;
4.Rispondi immediatamente alle mie domande senza il tempo di riflettere;
5.Non parlarmi più degli errori commessi e non parlarmi ora dell'essenza della Rivoluzione;
6.Durante le bastonate o l'elettroshock, e' vietato piangere;
7.Restare tranquillamente seduti e aspettare gli ordini. Se non ci sono ordini, non fare nulla. Se ti chiedo di fare qualche cosa, falla immediatamente senza protestare;
8.Non usare il pretesto del cambogiano per nascondere un segreto o il tuo tradimento;
9.Se non rispetti le regole finora citate, prenderai molte bastonate o scosse elettriche;
10.Disubbidire a ogni punto comporta bastonate o cinque scariche elettriche.
Questa  è la storia di un trauma collettivo che ha fatto della Cambogia odierna una terra di sconosciuti, dove si vive ognuno con il proprio diritto ad andare avanti come meglio si crede. Dove la religione non conta, la nudità dei bambini e la loro elemosina in strada non conta, la vita negli slums non conta, il vagabondaggio e la corruzione non contano. Dove si parla di povertà estrema e nuovi ricchi che si lavano i macchinoni, dove tutti vanno a mignotte a Siem Reap, dove si gioca d'azzardo e si mangia merda all'ombra di un binario in disuso, tra polli, quaglie, pattume putrefatto e umanità alla deriva.
Si parla di Riparazione e di lavoro di memoria storica per le future generazioni, di infiniti progetti finanziati con l'obiettivo di "educare" (perché la ciotola di riso non  è sostenibile) quando il futuro non sarà  null'altro che  perpetrare gli stenti e la vita in strada del presente.
Timor Est e Cambogia sono le nostre prime due reti attivate in Asia.
Stiamo al fianco degli attori locali al centro di una grande sfida chiamata lotta alla miseria, riconciliazione e risposta comunitaria ai conflitti.
Qui entrate in gioco voi, voi che con il solo compromesso di stare al passo di questi intrecci, dovete necessariamente prendere partito e scegliere cosa fare di questi cinque minuti di lettura.
Buttarli o metterli dentro una siringa e farci un bel botox alla realtà italiana.
Segue.
Francesco
 
 
ti scrivo con 38 di febbre,comunque la mia idea è che ognuno vive il suo tempo nel luogo in cui si trova ,nell'epoca in cui nasce,con la testa che si ritrova...e come sempre penso che quello che siamo dipende solo da noi,non c'è qualcuno con cui prendersela ,a parte Berlusconi in Italia,sono storie brutte quelle che racconti x noi che siamo qui,ma se conoscessero Mc Donald's Duomo chissà che penserebbero,a parte gli scherzi... forza e coraggio che la vita è un passaggio
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